08 giugno 2007
Zia Mariolina
Da stanotte un altro pezzo della mia vita è svanito all'improvviso.Mi chiamava "Terremoto", mi ha fatto appassionare alle parole crociate, ai gialli mondadori, alla vita. Sorrideva ed aveva nella borsa delle caramelle, sempre. Zia Mariolina a 85 anni ci ha lasciato ma io la ricorderò sempre nella bellezza della sua gioventù. Con lei ho visto "Via col vento" almeno una decina di volte. A piazza Politeama a Palermo mi indicava la quadriga e i due cavalli in alto sul teatro e mi diceva "Guarda, ora cadono...ora cadono". Io pensavo che volavano verso il sole.
Nella camera ardente del Merry House il tuo corpo minuto occupa una piccola bara velata di una trina bianca coi volant. La camera è climatizzata. Mia madre piange china sul tuo volto sereno. Le palpebre sono abbassate sui tuoi splendidi occhi azzurri. Hai un vestito color pervinca, il colore che prediligevi, e le mani intrecciate sulla vita. Una camicetta bianca dal grande colletto merlettato e coi bottoni a sfere dorate rende meno chiaro il tuo definitivo pallore. Anche Guido piange. Lo hai lasciato solo con la sua vecchiaia e le sue malattie. "Ciao" Mara!
Il tuo corpo ha ricevuto le ultime infamie. Inchiodato in una bara di legno scuro non ha sentito il lezzo delle corone di fiori, nè il letargico effetto delle parole di un prete qualunque in una chiesa sconosciuta. Non amavi molto andare a sentire i riti ufficiali. Gli schizzi d'acqua fredda dalla maracas di metallo argentato non ti hanno causato l'ennesimo raffreddore. Non ha irritato la tua gola il fumo dolciastro dell'incenso. Desideravi la cremazione ma le tue sorelle residue non lo hanno permesso, i riti vanno osservati: ne va dell'onore della famiglia. Il fratello che hai curato per anni e anni non c'era alla tumulazione ma ti ha concesso il posto nella tomba a dodici posti, sei piani.